Disciplinare la propria carne

Posted: 14th Settembre 2015 by nikugace in Riflessioni Bibliche
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disciplinaCome la pigrizia fisica, esiste anche quella spirituale. Tutto dipende da come si gestisce la propria vita. La pigrizia fisica può comportare anche la pigrizia spirituale avvolte. Bisogna stare attenti a questo! Ma come si fa ad allontanare la pigrizia nella nostra vita? Salomone nel libro dei Proverbi parla molto del pigro ed anche della pigrizia in generale. Se vediamo bene nella parola di Dio, la pigrizia è una delle cose che non li piace e che può comportare dei problemi gravi spirituali.

1.     Pigrizia!

Per pigrizia si intende “La mancanza di determinazione nel compiere un azione dov’è riconosciuto l’importanza di quella azione”!  Non aver voglia di fare una cosa utile ed importante. Ma da che cosa può dipendere questa pigrizia? Questa pigrizia dipende dal modo come gestiamo i momenti della giornata. Adesso ci sono tante comodità e perdite di tempo che ti portano facilmente alla pigrizia. Avvolte passiamo delle giornate senza fare niente oppure non voler fare niente. Più alimentiamo il nostro cervello dicendoli che oggi non voglio fare niente, più difficile diventano le azioni della giornata. Ci sono tre tipi di pigrizie in questa vita, mentale, fisica, spirituale. Alcune di esse camminano assieme

i)       La pigrizia mentale!
Questa è quella pigrizia dove poi ci porta o alla depressione oppure alla “al zaimer”( la malatia della memori). Spesso le macchine calcolatrici usate per fare un’operazione di adesione invece della mente, le chiavi per trovare le cose più facilmente come motori di ricerca, chiavi bibliche che troviamo nei programmi biblici, ecc., posso portare alla pigrizia della memorizzazione. Ci sono anche altre forme di pigrizia mentale che possono comportare problemi gravi al cervello.
ii)    La pigrizia fisica!
La pigrizia fisica deriva dal fatto di non voler fare niente. Questa pigrizia può comportare sia problemi di povertà economica che anche problemi fisici. Il libro dei Proverbi parla molto di questo tipo di pigrizia richiamando il pigro ad andare dalla formica. Stiamo attenti perché questa pigrizia può portarci a peccare.
iii) La pigrizia spirituale!
Questa è anche la pigrizia nella quale io voglio soffermarmi e meditare un po’ di più. Spesso si usano delle scuse e delle giustificazioni per questa pigrizia e spesso non ci facciamo caso per niente. Avvolte camminiamo con l’idea che questa pigrizia non esiste. Le forme di questa pigrizia sono: non avere un tempo con Dio quotidiano (leggere la parola, meditare, pregare e lodare il Signore), non voler partecipare alle attività varie della comunità. Non voler avere un servizio in chiesa. Non collaborare alle attività ed anche ai servizi in chiesa. Ci sono tante scuse per non voler fare nessuna di queste “non ho tempo, non è fatto per me, non la sento una chiamata da Dio, non mi va, non ne ho voglia, ho altro da fare, ecc.”! Alla fine ci sentiamo sempre deboli, chiediamo al pastore oppure a qualche fratello di pregare per noi perché non c’è la facciamo. Non abbiamo autocontrollo, non abbiamo pace, non abbiamo, gioia, non abbiamo amore. Sparliamo sempre degli altri, alla prima prova, abbiamo un linguaggio brutto (pieno di parolacce ed insulti), pensieri cattivi, comportamenti maligni. Non ci alzeremo mai fino a quando la pigrizia spirituale viene mandata via da noi. E come si fa? Ecco perché lo intitolato “Disciplinare il proprio corpo”.

2.     Disciplina il proprio corpo.

La disciplina è quella forma di attività che ci aiuta a compiere certi doveri che non vengono in forma automatica in noi. Pianificare le cose è una forma di disciplina. Nel campo mentale significa allenare il cervello con degli esercizi mentali di memoria, adizione, ordinamento, sistemazione, per poter tenere la mente fresca e senza rischi. Nel campo fisico, dobbiamo imporre al nostro corpo delle regole: “ciò che bisogna mangiare o che non bisogna mangiare, le attività che bisogna fare e quelle che non bisogna fare”, questa è una disciplina. Nel campo spirituale sono dei doveri che non dobbiamo mai mancare ad esempio: “Aver comunione con Dio giornalmente, partecipare alle attività della Chiesa locale e collaborare, aver un obbiettivo spirituale, ecc.”! Leggere la parola di Dio giornalmente, ci aiuta a guardarci dentro di noi e scoprire quello che non va in noi. Inutile dire a Dio, non ci riesco, aiutami tu. Lui ha già dato la Sua vita, ci ha dato la Parola, ed abbiamo lo Spirito Santo. Ciò che noi dobbiamo fare è mettere in pratica. Se noi non mangiamo, saremmo sempre deboli e preda del diavolo. Se noi non preghiamo saremmo sempre dormiglino e non veglieremo mai. Paolo in Efesini 6:11-18 Elenca l’armatura di Dio che dobbiamo indossare. Ma questa armatura ha bisogno di essere messa giornalmente. All’inizio sembrerà dura per il nostro corpo, poi i nostri muscoli cresceranno e sarà facile portare quest’armatura quotidianamente. Dio ci libera dal diavolo ma noi dobbiamo cercare di essere forti e resistere. Questo avviene solo con un allenamento spirituale. Impostiamo al nostro corpo delle regole da seguire. Stabiliamo il momento per leggere la bibbia e pregare. All’inizio sarà difficile ma poi vedremmo i frutti. Avvolte pensiamo che entrare nel riposo di Dio significa non fare niente. Entrare nel riposo di Dio significa trovare la pace di Dio nella situazione in quale ci troviamo e non cessare di fare le cose.

i)      Leggere la Bibbia
Leggere la Bibbia è molto importante e fondamentale per un cristiano. Senza la parola di Dio non possiamo combattere contro il diavolo. Avvolte noi pensiamo di farne a meno della parola perché abbiamo le altre difese. In un combattimento non basta avere lo scudo, bisogna rispondere all’attacco del nemico. In questo caso, il diavolo ci attaccherà qualche volta ma scapperà via quando noi gli rispondiamo con un contro attacco. Questo avviene solo attraverso la parola di Dio. In essa noi troviamo lo specchio che dove ci riflette e possiamo vedere chiaro dove siamo sporchi per poter lavarci. La parola di Dio ci rivela la volontà di Dio per la nostra vita. Non possiamo chiedere a Dio di parlarci se poi non leggiamo la parola Sua. Come facciamo ad ascoltarlo? Non possiamo conoscere lo Spirito Santo e la Sua voce se non leggiamo la parola di Dio. Perciò iniziamo a leggere la parola di Dio. Ci aiuterà a stare in piedi.
ii)    Pregare
La preghiera è quella chiave che ci fa comunicare con Dio. Vi è mai capitato di aprire SKYPE e iniziamo a parlare con qualcuno, ad un tratto non ci sente più perché il microfono non funziona bene. Dopo un po’ di sicuro la comunicazione si interrompe perché non basta solo vedersi ma anche sentirsi. La preghiera è la nostra comunicazione, il nostro sfogo, la nostra chiave per aprire le porte. Se non chiediamo, le porte non si aprono. Se non preghiamo Dio giornalmente, non può il diavolo riconoscere l’autorità di Dio in noi. Nell’episodio del figlio epilettico che i discepoli non riescono a guarire, Gesù risponde loro dicendo: “Questo tipo di demone va via solo con la preghiera e il digiuno” (Matteo 17:21). Le preghiere e i digiuni non devono essere effettuate in quel momento ma dobbiamo avere uno stile di vita con preghiera e digiuno. Il diavolo riconoscerà subito l’autorità di Dio in noi e non ci sarà bisogno di ripeterlo più volte per scacciarlo. Ecco a cosa serve la preghiera. Non cessiamo mai di pregare!
iii) Il Digiuno
Anche il digiuno è importante nella vita di un credente. Questo è il modo migliore per disciplinare la nostra carne. Non parlo del digiuno di farne ameno della televisione oppure internet oppure la radio, parlo del digiuno sulle cose che non possiamo farne a meno (il mangiare, il bere). Come abbiamo visto nel versetto di prima, “questo demone va via solo preghiere e digiuni”.
iv)  La comunione fraterna.
Se prima le cose erano per l’individuo, adesso voglio parlare per la collettività. Dice Davide nel Salmo 133 “Quanto è buono e piacevole che i fratelli dimorino insieme”. La cosa che il diavolo attacca spesso è la comunione fraterna. Si dice che tanti bastoncini insieme non si possono spezzare ma uno alla volta si. Il diavolo cerca di separarci e poi di spezzarci. Stiamo attenti e diamo molta importanza alla comunione fraterna. Non dev’essere una cosa solo le due ore di domenica oppure due ore il mercoledì. Dobbiamo averla sempre. Stare insieme il più possibile. Incoraggiare l’uno l’altro è fondamentale e non che quando ci incontriamo, parliamo di tutto tranne di incoraggiare l’uno l’altro. Nella comunione fraterna noi non solo facciamo vedere che siamo discepoli di Gesù ma noi formiamo il Suo Corpo oppure la Sua Sposa “La Chiesa”. Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” dice Gesù. Diamo importanza alla comunione fraterna.
v)    Collaborare e lavorare per l’evangelo
Disciplinare il proprio corpo in questo è molto importante. C’è quel passo nella parola di Dio sui talenti (in Matteo 25), quello che aveva un talento lo ha messo sottoterra nascondendolo. Avvolte usiamo delle scuse “bisogna avere la chiamata per fare queste cose”, oppure ci impegnammo inutilmente per non lavorare oppure collaborare all’evangelo. Gesù ci ha chiamati per fare dei suoi discepoli e la chiamata non è solo per alcuni, è per tutti. Diamo importanza all’evangelizzazione. Iniziamo noi ad attaccare il diavolo e distruggere le sue opere. Strappiamo le anime a satana per portarli a Cristo. Questo avviene solo quando abbiamo il sentimento di Cristo. Non ci vuole una scuola per evangelizzare ma ci vuole solo il sentimento che aveva Cristo. Non vergognamoci del Evangelo di Cristo!

 

Discipliniamo la nostra carne e sarà più facile seguire Cristo! Non troviamo tante scuse per rimanere nella pigrizia spirituale. Dio ci aiuti ad uscire da questa cosa pericolosa!

 

Dio ci benedica

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