Il Patto di Dio

Posted: 12th Febbraio 2016 by nikugace in Riflessioni Bibliche
Commenti disabilitati su Il Patto di Dio

Il Patto di DioDunque, se ubbidite davvero alla mia voce e osservate il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare; poiché tutta la terra è mia; 6 e mi sarete un regno di sacerdoti, una nazione santa”.

(Esodo 19:5-6)

Nelle Sacre Scritture esistono due tipi di patti di alleanza con Dio:

  • Il vecchio patto dal nome “Antico Testamento”. Quello che Dio si rivolgeva al popolo d’Israele in particolare e attraverso il popolo d’Israele arrivava anche ad altre nazioni.
  • Il nuovo patto dal nome “Nuovo Testamento”. Quello che Dio fa attraverso Gesù ed è rivolto a tutte le nazione. In questo nuovo patto, Dio si rivolge ai popoli attraverso la Sposa di Gesù che in questo caso è la Chiesa.

Questi due patti comunque hanno in comune sempre le due regole:

  1. Ubbidire alla Voce di Dio.

Mi piace questa cosa perché Gesù lo dice anche nel Nuovo Testamento dov’è scritto: … e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce”. A differenza dell’Antico Testamento, qui Gesù lo mette per scontato l’ubbidienza della voce di Sua. Però io vorrei soffermarmi sul “conoscere e ubbidire alla Sua voce”. È molto importante sapere che Gesù con questo voleva dire “io metterò dentro di loro il desiderio di conoscere la mia voce e loro sapranno da soli riconoscere senza il bisogno di qualcuno che glielo insegni”. Però questo lo si fa solo attraverso la Sua Parola. Senza la Sua Parola, noi non possiamo riconoscere la Sua voce e di conseguenza, ubbidire alla Sua voce. Viene in automatico l’ubbidienza della Voce di Dio quando lo si conosce personalmente. Non diventa una cosa noiosa ma una cosa meravigliosa e gioiosa ascoltare la voce di Dio ed ubbidire. A differenza del vecchio patto, noi conosciamo personalmente questa voce e non lo confondiamo con altre voci.

  1. Osservare il patto.

Questo mi fa pensare ad un contratto che noi abbiamo firmato. Spesso, vogliamo vivere il cristianesimo nel mondo è comportarsi come il mondo, dove ci è concesso godere i piaceri del mondo come se niente fosse, e tutto questo perché siamo liberi. Ci dimentichiamo che abbiamo firmato un patto e questo patto dentro di noi dev’essere la Parola di Dio che diventa vivente in noi. Come dice Paolo: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”. Questo è quel nuovo patto che Dio ha messo nella nostra vita. A differenza del patto vecchio è che l’osservare il patto diventerà una cosa piacevole perché dopo che lo abbiamo conosciuto, egli metterà lo Spirito Santo a vivificare tutto. Non vivremo più per i desideri della carne piacendo al mondo ma vivremo come tempio dello Spirito Santo. Questo significa osservare il patto di Dio. “Non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me”.

 

La bellezza della vita cristiana è proprio questa, noi diventiamo speciali per Dio. L’opera di Dio comporta dei privilegi che nessuno ha mai avuto e dove non avrà mai. Vediamoli più da vicino questi privilegi che Dio ci fa:

  • Saremmo il Suo tesoro particolare. Mi piace come ci definisce Dio. Lì dov’è il tesoro, significa che lì ci sarà anche il cuore. Infatti, Gesù dice in Matteo 6:21 “Perché dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore”. Questo non vale solo per il nostro cuore ma anche per il cuore di Dio. Ecco perché Dio ci chiama il Suo tesoro particolare. Questa cosa ci deve incoraggiare ed anche rallegrare perché guai a chi tocca il tesoro di Dio e guai a chi prova di rubarlo.
  • Un regno di Sacerdoti. Questa cosa la vediamo anche nel Nuovo Testamento. Dio vuole creare da adesso un regno di Sacerdoti. Per capirlo meglio, bisogna analizzare le due cose:
    • Un Regno. Cosa voleva dire con questo? Noi, siamo un popolo che formiamo il Suo Regno. Egli è il nostro Re e noi siamo il Suo popolo. Spesso si dice che siamo re e regine. È vero, forse avremmo autorità sulle nazioni durante il Regno millenario di Gesù e saremmo dei amministratori nel Suo Regno ma questo non significa che noi saremmo dei re e regine. Significa che il Re è uno solo e noi siamo i suoi amministratori in questo regno.
    • Sacerdoti. Dobbiamo capire bene qual è il ruolo di un sacerdote. Ecco perché dicevo sopra che la nostra vita non dev’essere nella libertà di fare quello che voglio. Siamo dei sacerdoti di Dio. I sacerdoti avevano dei privilegi e sono: “La relazione diretta con Dio; cioè quella di adorare, offrire sacrifici, profumi, offerte a Dio. Il vivere cento per cento per Dio”. Se vediamo nell’Antico Testamento, i sacerdoti non potevano accumulare niente, ma avevano tante ricchezze che Dio concedeva loro. Anche nel Nuovo Testamento Gesù dice: “E chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi a causa del mio nome, ne riceverà cento volte tanto, ed erediterà la vita eterna.”! Questo per far capire che lo scopo principale di un sacerdote è quello di vivere per Dio. Ma noi come possiamo vivere il nostro sacerdozio? Nella nostra vita, ogni cosa che facciamo, diciamo, guardiamo, sentiamo, dev’essere per la gloria di Dio. A differenza del sacerdozio di una volta, noi siamo chiamati a stare in mezzo alle persone per poter vivere il nostro sacerdozio glorificando, servendo Dio e intercedendo per gli uomini e servendoli. Questo dev’essere il nostro obbiettivo come sacerdoti di Dio.
  • Una Nazione Santa. Cosa significa questa? Una nazione santa è molto privilegiata. Questo non significa che saranno tutti morti per poterci definire santi come viene visto dal mondo di oggi. Invece significa “Una Nazione Consacrata a Dio”, che serve, onora, benedice, glorifica, testimonia Dio. Questo privilegio lo abbiamo acquisito attraverso il sacrificio di Gesù. Egli ci ha conquistati e noi abbiamo questo privilegio di essere una nazione santa. Ma a quale si riferisce allora? Non è una nazione nel mondo oppure ad un popolo nello specifico. Si riferisce a tutte quelle persone che provengono da tutte le nazioni e che formano il popolo di Dio e che si chiama “La Chiesa”. Però questo non viene rappresentato dalla Chiesa Romana Cattolica, Ortodossa oppure Protestante. In ogni una di queste, si trovano uomini e donne consacrate a Dio e tutti insieme formano la vera “Chiesa di Gesù Cristo”. Ci sono anche altri uomini e donne che sono consacrate a Dio e non hanno la possibilità di appartenere ad una Chiesa locale, anche questi fanno parte di questa nazione santa. Cioè, chiunque ha accettato Gesù come il proprio Salvatore e Signore rendendo uno stille di vita la Parola Sua, fa parte della Nazione Santa.

Il patto di Dio con gli uomini non si è fermato. Continua anche oggi questo patto. Egli vuole stringere un patto con chiunque vuole far parte.

 

Comments are closed.